Prigionieri del cilindro per moto

Struttura e parti della vite prigioniera

Il prigioniero del cilindro per moto o vite prigioniera è una barra cilindrica filettata alle estremità. Una delle due, chiamata radice, è predisposta per essere avvitata in un foro anch’esso filettato; di solito questa parte ha un diametro maggiore per essere fissata più solidamente. All’altra estremità del prigioniero, chiamato gambo, si avvita un dado, una rondella e un controdado. La parte centrale è il corpo della vite non filettata.

Utilizzo del prigioniero del cilindro per moto

Il prigioniero è utilizzato nel motore di una moto per fissare la testata al cilindro, dove si trovano i fori ai quali sono avvitati i prigionieri; quindi, la testata del motore viene inserita nei prigionieri e bloccata con i dadi.

Per questo utilizzo è necessario che i prigionieri, realizzati in acciaio e quindi soggetti a ossidazione, siano o bruniti (con procedimento galvanoplastico) oppure preventivamente sottoposti a un processo di zincatura; ciò per evitare che l’ossidazione li danneggi, danneggiando di conseguenza anche il motore.

Nonostante questi accorgimenti adottati dalla tecnologia di produzione, può succedere che il prigioniero risulti di difficile estrazione nel caso in cui debba essere sostituito per rottura o usura; ciò potrebbe accadere in seguito all’applicazione dei collanti per meglio fissare la vite prigioniera nella sede del foro filettato. Nessun problema! C’è un metodo semplice per montare e smontare il prigioniero, ed è quello di creare una presa per la chiave avvitando al lato gambo due dadi, un dado e un controdado in contatto; in questa maniera ruotando uno dei due dadi si potrà avvitare o svitare la vite prigioniera agevolmente.

In alternativa, esiste fra i ricambi per moto un estrattore cilindrico che blocca il prigioniero nei due sensi di avvitamento e svitamento, consentendone quindi l’estrazione.

Kit di prigionieri, pezzi singoli, anche usati

Tra i ricambi per moto è facile reperire una vite prigioniera al prezzo medio di 1 €, ma sono disponibili anche kit di prigionieri di diversa misura comprendente i dadi e le rondelle al prezzo medio di 54 €.

I prezzi cambiano se vogliamo essere sicuri di scegliere il pezzo originale della nostra moto. Così, per fare qualche esempio, le viti prigioniere del cilindro di una moto Honda o Yamaha costano 11 € al pezzo, invece il kit costa 58 €; un kit di 4 pezzi per moto Piaggio costa 8 €, una sola vite prigioniera di una moto Ducati costa 12 €. I prezzi possono variare anche a seconda dell’anno di produzione della moto.

Non è da scartare, infine, la possibilità di affidarsi all’usato; spesso si possono trovare pezzi in ottime condizioni.