Macchine arcade a gettoni

Divertimento in sala giochi con le macchine arcade a gettoni

Prima dell’arrivo delle console di videogiochi, che ci hanno permesso di giocare ai titoli più famosi comodamente da casa, le sale giochi erano tra i luoghi più frequentati dai giovanissimi. I ragazzi passavano interi pomeriggi in questi “luna park al chiuso”, grazie a un’abbondante sacchetto di gettoni. Le macchine arcade hanno rappresentato una fase cruciale nel settore videoludico, poiché hanno offerto la possibilità di sperimentare un nuovo modo di giocare. Un’esperienza di intrattenimento che sarebbe stata da lì a poco sempre più sofisticata e coinvolgente.

Come è fatto un cabinato a gettoni

I cabinati anni ‘80 e ‘90 possono essere divisi in due grandi categorie: i modelli “proprietari” e quelli “generici”. Per cabinato proprietario si intende la macchina che ospitava un solo gioco al suo interno e che quindi era stata prodotta esclusivamente per esso. Infatti, l’intera grafica esterna (pannelli laterali, plancia, vetro superiore) richiamava l’arcade in questione.

Al contrario, la versione generica era funzionale a essere riutilizzata per un videogioco di volta in volta diverso, a seconda del trend del momento e delle scelte di acquisto della sala giochi.

La struttura interna di un gioco a gettoni era definita secondo lo standard JAMMA, un sistema hardware composto da segnali per due joystick a otto direzioni (quattro a giocatore), due pulsanti di start e sei pulsanti di gioco (tre per giocatore), due segnali di crediti e un canale audio mono. In questo connettore veniva inserita la scheda del gioco. Col tempo la scheda si è trasformata in una cartuccia, un metodo decisamente più pratico e meno costoso di cambiare gioco.

I cabinati che hanno fatto la storia

Il primo titolo a venire trasformato in un cabinato è Space Invaders nel 1978, prodotto dalla Taito ma successivamente dato in licenza alla Midway Games per il pubblico americano. Il suo successo è dovuto alla peculiarità del gameplay che prevedeva la presenza di bersagli in movimento. A questo gioco fecero seguito tanti altri “colleghi” diventati delle leggende arcade, come Pac-Man, Donkey Kong e Mario Bros. Nel tempo si sono avvicendati generi diversi, come gli sparatutto a scorrimento (tra cui Metal Slug) e i picchiaduro a incontri (il più celebre dei quali è la serie di Street Fighter).

Oggi queste macchine stanno rivivendo un momento di nuova popolarità vintage e sempre più appassionati cercano di accaparrarsi un cabinato come idea d’arredo. I prezzi degli arcade nuovi vanno dai 500 € fino a superare i 1000 €, ma scegliendo un modello usato si può arrivare a risparmiare anche il 50%.