Banconote americane

Una collezione da paperoni

La cartamoneta americana è stampata da un’agenzia del Tesoro statunitense ed emessa dalla Fed. Si tratta della valuta più diffusa e usata al mondo, e deve il suo nome al dollaro spagnolo.

Per gli appassionati di numismatica che intendano acquistare banconote americane, vi è un apposito ufficio che mette a disposizione le informazioni sulla produzione e sui numeri seriali delle banconote: il Bureau of Engraving and Printing - US Department of the Treasury.

Secondo i dati ufficiali, circa il 49% della moneta in circolazione negli USA è costituita da banconote da un dollaro, e il dollaro è la valuta più utilizzata a livello globale.

Per i collezionisti, le curiosità e le stranezze legate alla storia e alla legislazione valutaria USA possono essere fonte di ispirazione. Per esempio, sulle banconote non possono essere rappresentate persone ancora in vita; la banconota da cento dollari è la sola a mostrare il volto di un non presidente; la prima donna a comparire sulla valuta fu Martha Washington (la prossima figura femminile è prevista per il 2020 sulle banconote da dieci dollari); ecc.

Di solito, la collezione di banconote americane si inserisce in raccolte più ampie di monete e banconote, magari comprendenti anche banconote africane, asiatiche, europee o di altri continenti.

Il valore del dollaro

Le banconote statunitensi emesse dagli anni Novanta dell’Ottocento hanno ancora valore legale. Ciò presuppone che il loro prezzo non scenda mai al di sotto del valore facciale, ma non esclude che il valore numismatico salga alle stelle.

Per decifrare i vari caratteri sulle banconote si può fare riferimento al Bureau, che mette a disposizione gli strumenti per identificare le lettere corrispondenti alle varie stamperie di emissione nei vari periodi. I numeri di serie e le annate sono altri fattori da considerare nella valutazione delle banconote dollari.

In linea generale la quotazione delle banconote dipende dal tipo, dall’anno di emissione, dalla firma del tesoriere e dalle condizioni della cartamoneta (FDS, cioè fior di stampa, o meno).

Prezzi: qualche esempio

Le banconote da un dollaro del 1923 sono disponibili con tre differenti firme. La firma più comune, se la banconota è in condizioni perfette, rende un valore di circa 90-100 €; la firma più rara porta il valore a circa 1.000 €. Anche le condizioni incidono sul valore: una banconota molto usata del 1899 può valere sui 40-50 €, se fior di stampa 900-1.000 €. Infine l’esempio limite: nel 2006, una rarissima banconota da mille dollari del 1890 fu messa in vendita all’asta per 2,3 milioni di dollari.

Poiché il mercato è molto variegato e le contraffazioni sono diffuse, è meglio affidarsi a venditori affidabili e chiedere consiglio prima di acquistare.