Santini antichi

Santini da collezione: fede e spiritualità che si fanno arte

L’arte sacra, quella porzione di arte che spesso viene considerata soltanto in senso votivo tralasciandone invece la portata ed il valore artistico. Nulla di più sbagliato: gli artefatti e gli oggetti sacri possono essere pezzi pregiatissimi e di elevato valore, dal commercio fiorente ed appassionati in tutto il mondo. È il caso dei santini antichi da collezione, veri e propri piccoli capolavori artigianali, che vengono collezionati, venduti, scambiati ed esposti come quadri di artisti noti e dal comprovato valore.Come ogni collezione che si rispetti, anche i santini antichi presentano un apposito catalogo, in cui si trovano le quotazioni dei pezzi (da poco meno di 10 € a più di 300 €), permettendo al collezionista di tutelarsi così dai cattivi affari e avere solide linee guida entro cui muoversi sia sotto il profilo tecnico che economico.È possibile trovare santini di Gesù, santini di santi, santini raffiguranti la Madonna.

Immagini sacre: i criteri per scegliere un santino da collezione di valore 

Un brutto fenomeno impazza per quanto riguarda i santini antichi usati, quello delle cosiddette quotazioni pazze, prezzi cioè gonfiati ed esagerati rispetto al reale valore.Eppure, per non incappare in pessime esperienze d’acquisto, così come per comprare con consapevolezza e accortezza, si può fare riferimento a una serie di parametri che aiutino a determinare il valore effettivo del pezzo da collezione che si vuole acquistare.Primo tra tutti, è la tipologia, ossia la tecnica nella produzione (o riproduzione) dell'immagine: si hanno disegni fatti a mano, incisioni calcografiche o su piano e stampe. Facile notare come un santino disegnato a mano avrà di sicuro un valore ed una quotazione, maggiore di una stampa.Il periodo storico, poi, serve a determinare il periodo di produzione del santino. Contrariamente a quanto si pensa, non sempre un pezzo più antico vale di più rispetto a uno di produzione più recente.La firma dell’autore, poi, anche se piccola all’interno, contribuisce a dare al santino un valore maggiore così come la tecnica con cui è stato realizzato (una miniatura vale sicuramente di più di un’immaginetta realizzata con la litografia). Infine, uno dei criteri su cui gli esperti del settore concordano maggiormente è il valore collezionistico, che comprende parametri fissi come lo stato di conservazione e il grado di reperibilità del pezzo. Un buon catalogo aiuta il collezionista a dipanare tutti questi dubbi permettendogli di valutare la congruità della quotazione e fare un buon affare. Davanti al gusto soggettivo e all’emozione che nasce dal godere di un’opera d’arte in miniatura, comunque, si può anche fare a meno dei cataloghi, per un attimo, e lasciarsi guidare semplicemente dal proprio gusto personale.