Armature e scudi da collezione

Armature e scudi da collezione 

Non è necessario vivere in un castello per desiderare di collezionare l'armatura appartenuta a un vero cavaliere o una sua attenta riproduzione.L'attenzione verso questo tipo di articoli da collezione va di pari passo con l'interesse per l'evoluzione storica dell'arte della guerra. Osservare il mutamento delle corazze che proteggevano il cavaliere è un indicatore importante per individuarne il ruolo e il prestigio sociale che assume con l'andare del tempo.Elmo e scudo sono elementi che fanno parte delle armi difensive del combattente già in epoca romana, solo successivamente in epoca carolingia il resto del corpo viene rivestito di una corazza che diventerà impenetrabile col passare dei secoli. 

L'evoluzione dell'armatura 

I romani adoperarono vari elementi a protezione del corpo, lasciandone buona parte scoperto. Solo in seguito anche le gambe sono coperte da una lorica, una corazza, rivestita di scaglie, borchie e anelli di metallo che ne aumentano la resistenza alla perforazione.In epoca carolingia si affermano le figure dei vassalli, nobili incaricati dalla corona di proteggere i territori di competenza dalle invasioni dei barbari e dalle rivolte dei sudditi. I vassalli del re sono deputati a riscuotere i proventi delle terre controllate e amministrarne la giustizia. Sono loro a provvedere al proprio costosissimo armamento, che include anche il destriero: una spesa che equivaleva a quella necessaria per il patrimonio bovino di tutto un villaggio. Il cavaliere diventa, per definizione, il soldato a cavallo responsabile di respingere gli invasori sul territorio che controlla.Le armature sono via via più complesse e impenetrabili all'attacco di un'arma bianca. Sono interamente realizzate di metallo e la loro articolazione consente al cavaliere di saltare e muoversi con agilità nonostante il loro peso notevole. 

Le armature oggi

L'offerta è varia, va dal cimelio di famiglia rimesso a nuovo per gli appassionati collezionisti, o alle fedeli riproduzioni delle diverse corazze e cavalieri in cui il materiale più usato è la plastica.I prezzi oscillano in base al tipo di materiale usato, o alla verosimiglianza delle riproduzioni con l'originale (da 200 € a 6.000 €).Armature, scudi e accessori da collezione fanno pensare a un tempo antico dal fascino innegabile. Sono direttamente legati all'evoluzione della tecnica della lavorazione dei metalli. Per esempio, in Giappone, veniva prodotto un acciaio di qualità eccezionale impiegato nelle armature del combattenti in maniera analoga alla tradizione europea.Oggi i soldati indossano ancora delle armature: pensate come esoscheletri per migliorare le prestazioni nei combattimenti, somigliano più alle divise dei supereroi come Iron Man, ma solo queste ultime sono collezionabili.