Schiacciapatate

Schiacciapatate: un utensile indispensabile in cucina

Per preparare un purè di patate soffice e spumoso, lo strumento che non si può prescindere dall’utilizzare è lo schiacciapatate: utilizzare un mixer o un passaverdure, infatti, libererebbe troppo amido rendendo il purè colloso e poco appetibile.

Gli schiacciapatate sono però strumenti da cucina molto più versatili di quanto il loro nome possa suggerire. Oltre che per le patate possono essere utilizzati per lavorare qualsiasi ortaggio o frutto sufficientemente morbido da essere pressato attraverso i suoi fori: polpa di zucca, castagne, legumi, carote, possono essere trasformati in purea e diventare la base per piatti come gnocchi, tortini, gateau o addirittura dolci.

In definitiva lo schiacciapatate è un utensile fondamentale sia per chi vuole dilettarsi nella preparazione di piatti complessi sia per chi vuole semplicemente assaporare sapori semplici ma genuini come quelli di un purè fatto a regola d’arte.

Quali sono i modelli di schiacciapatate e come scegliere

Esistono due principali categorie di schiacciapatate: quelli classici e quelli verticali. Gli schiacciapatate classici sono costituiti da due parti: una camera e un pestello. La camera ha dimensioni tali da contenere una patata grande o due medie, è forata da un lato e dall’altro accoglie il pestello che, spinto all’interno della camera attraverso l’uso di due maniglie, pressa il cibo forzandolo a uscire attraverso i fori. Il modello verticale è composto da un manico agganciato a una testa forata. Questa tipologia, oltre a permettere di lavorare sulle verdure direttamente in un piatto oppure nella pentola all’interno della quale stanno cuocendo, è meno ingombrante rispetto a quella classica e ha un design più accattivante. D’altro canto, lo schiacciapatate classico spesso ha la caratteristica di potersi agganciare al bordo di una pentola, di modo che il cibo schiacciato cada direttamente al suo interno. Inoltre, la camera dà la possibilità di intercambiare i dischi forati al suo interno per regolare la finezza della purea e ottenere un risultato sempre perfetto.

Un aspetto da tenere in considerazione nell’acquisto è il manico, che deve essere contemporaneamente solido e confortevole. Alcuni modelli prevedono un manico ergonomico, altri degli inserti in silicone per un’impugnatura più morbida.

Per il corpo, i materiali tra cui scegliere sono acciaio inox, alluminio e plastica. Per un uso professionale l’acciaio è il materiale più indicato: non rilascia sostanze nocive nell’utilizzo, è facile da pulire e offre una migliore resistenza alla fatica rispetto a plastica e alluminio. Per contro, questi ultimi due materiali sono più leggeri e rappresentano un buon compromesso tra prezzo e prestazioni, per un uso sporadico o non troppo intenso: uno schiacciapatate in plastica economico costa anche meno di 2 €, mentre uno in acciaio può arrivare a superare i 50 €.