"Credo ancora al civile decoro. Non alla decorazione in sé, all'orpello persino la parola brutta - ma a ciò che nasce da un rapporto educato con le cose e con gli altri. È un po' il discorso che abbiamo più volte fatto su quella magnifica figura greca che è il kairos, che, per me, è contrapposto alla hybris, all'andare contro natura. Essere educati significa anche avere naturalezza. Il kairos è saper cogliere il momento opportuno per intraprendere un'azione e quindi anche un progetto, è - come direbbe Aristotele - l'istante minimo e, allo stesso tempo, ottimale fra il non ancora e il non più, sul quale conta l'uomo d'azione per avere successo. Il kairos si offre al mondo e tu devi saperlo cogliere, senza violenza, quasi lasciandoti andare o andando con la natura, senza hybris, appunto. E il modo per essere in sintonia con il mondo."