Informazioni sul prodotto
Il tempo trascorso dalla Shoah e l'immane letteratura cresciuta intorno a essa non sembrano averla consegnata agli archivi della comprensione umana; a sovrastarci è ancora e sempre l'oltranza dell'evento, che ci mette di fronte, con Macbeth, a una storia "piena di frastuono e di furore, che non significa nulla". In quello strepito abitato dall'inumano, Mengaldo tende l'orecchio ai frammenti di senso che solo le fonti testimoniali ci lasciano percepire. E il suo libro si distingue proprio per l'intonazione polifonica e contrappuntistica che conferisce alle voci del dolore, accostandole e giustapponendole tra loro. Più che il perché, è il "come" dello sterminio a guidare il suo procedere tra vuoti e pieni della memoria delle vittime, tra banalità del male e modernità, tra linguaggi dei lager e muta eloquenza dei corpi, tra metamorfosi dell'odio antisemita e tentativi di preservare tracce di cultura umana nell'orrore della deportazione. Illuminanti per il discorso critico ...Identificatori del prodotto
Isbn-108833917355
Isbn-139788833917351
eBay Product ID (ePID)57730336
Caratteristiche principali del prodotto
EditoreBollati boringhieri
AutoreMengaldo p. vincenzo
Caratteristiche aggiuntive del prodotto
DisponibilitàIn commercio
Anno di edizione20070000
Numerazione di collana144
DimensioniSextodecimo edition (da 15A 20cm)