Quaderni da collezione

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Collezionismo: il quaderno

Il quaderno è il miglior alleato degli studenti fin dall’epoca dei romani, quando era formato da due tavolette di legno legate tra loro, ricoperte all’interno di uno strato di cera su cui era possibile scrivere per incisione con uno strumento appuntito detto stilus.Il termine stesso di quaderno viene dal latino quaternus (“a quattro a quattro”), ad indicare un taccuino formato da quattro fogli ripiegati a metà. L'accezione del termine è oggi decisamente più vasta, indicando un numero imprecisato di fogli di carta raccolti e legati insieme all’interno di una copertina di cartoncino colorato. Tra gli infiniti articoli da collezione, i documenti cartacei hanno un fascino unico - soprattutto nell’era del digitale.

Da strumento di propaganda al merchandising

L’istituzione della scuola dell’obbligo fino ai 9 anni (Legge Coppino, 1877) determina la diffusione del quaderno come materiale di cancelleria indispensabile per andare a scuola. Se le prime copertine erano a tinte chiare e con pochi e rari decori stilizzati, a partire dal 1880 si diffuse la moda, in Italia come in Francia e in Germania, di decorare le copertine dei quaderni con immagini artistiche, secondo le correnti pittoriche del periodo. Al quaderno con copertina nera di fine secolo, seguono quelle in stile Art Nouveau, con le prime vignette a carattere propagandistico. In un periodo in cui la pubblicità e i mezzi di informazione non riuscivano ancora ad arrivare in tutte le case, la scuola era un importante luogo di divulgazione di idee. All’esaltazione di ideali quali lo sport e l’educazione civica, si passò ben presto a scene patriottiche e militari durante la Prima Guerra Mondiale, per instillare nei giovani cittadini il senso della patria. Un esempio sono i quaderni rappresentanti la guerra italo-turca del 1911-12, oggi acquistabile online a 5 €.
Con l’avvento del Fascismo, grandi artisti si mettono a disposizione del regime per riempire le copertine dei quaderni di scene dall’alto valore simbolico - come quelle che ritraevano la gioventù Balilla, con prezzi da 2 € a 20 € - tese ad esaltare la grandezza e il progresso del popolo italiano. Famosi i quaderni che rappresentavano il volo su Vienna di Gabriele d’Annunzio, acquistabili usati a circa 15 €. A partire dal secondo dopoguerra si cambierà inevitabilmente rotta: non più scene di patriottismo e di esaltazione militare ma scenette comiche e fumetti d’intrattenimento, come i famosi Coccobill dell’illustratore Jacovitti; un lotto da 7 quaderni nuovi può costare fino a 70 €. Compaiono ora personaggi tratti dai romanzi per ragazzi, finché, con la diffusione anche in Italia dei manga e degli anime provenienti da Giappone, i soggetti rappresentati sulle copertine dei quaderni vengono sempre più influenzati dalla moda e dal merchandising, rispondendo essenzialmente a logiche di mercato.
 

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