Francobolli e filatelia
La nascita dei francobolli è legata alla riforma del sistema postale messa in atto nel 1837 in Gran Bretagna. La necessità di far pagare il servizio al momento della spedizione indusse Sir Rowland Hill a escogitare questo metodo di pagamento anticipato. Il 6 maggio del 1840 vide la luce il “Penny Black”, che ritraeva la regina Vittoria di profilo su sfondo nero. Dopo qualche anno nacquero i primi circoli filatelici che radunavano appassionati e collezionisti di francobolli. A causa dell’aumento esponenziale del numero e delle tipologie di esemplari immessi sul mercato, dalle raccolte “universali” degli inizi si passò in breve a collezioni sempre più specializzate. I criteri di selezione variavano a seconda delle scuole di pensiero: in Francia si badava alla dentellatura e alla filigrana, mentre in Italia si tendeva a concentrarsi sulla raccolta delle emissioni di un singolo stato.
Francobolli e colonialismoNegli anni 30 era molto in voga la tendenza a collezionare gli esemplari di un paese europeo e delle sue colonie. Un’attenzione particolare venne quindi rivolta ai francobolli africani e a quelli del Medio Oriente, terre di elezione del colonialismo.
Tra gli aspetti più interessanti della filatelia vi è quello di poter rileggere la storia economica, politica e sociale di un determinato paese. I francobolli eritrei, libanesi e marocchini, tra gli altri, ci raccontano una storia di dominazioni straniere, di rivolte e della lotta per l’indipendenza. Come le monete, infatti, anche i bolli postali celebrano eventi di rilievo e personaggi importanti dei singoli stati.
Francobolli marocchiniDopo essere stato conteso per decenni dalle diverse potenze europee, il Marocco è divenuto un protettorato francese nel 1912, e ha conquistato l’indipendenza nel 1956. Il suo passato filatelico ci racconta proprio questa storia di lotte e invasioni. A cavallo tra il XVIII e il XIX secolo sono circolati francobolli tedeschi, inglesi, spagnoli e francesi.
Sui primi esemplari stampati dal Regno indipendente compare il volto di Mohamed V. Uno dei maggiori problemi sociali che afflissero il paese negli anni successivi all’indipendenza era l’analfabetismo: numerose sono le emissioni che ricordano gli sforzi compiuti per mettere fine a questa piaga. Nel 1961 l’ascesa al trono di Hassan II, viene celebrata con una serie di francobolli raffiguranti un celebre dipinto di Delacroix. Locomotori, autobus e navi ricordano la spinta verso la modernità impressa al Paese dal nuovo re. I prezzi variano in base alla rarità e allo stato di conservazione, per un pezzo del 1980 ci vogliono 2 €, per cinque rarissimi esemplari del periodo della dominazione tedesca si possono spendere 1.250 €.