Motori elettrici per modellini radiocomandati

Auto, aerei e natanti radiocomandati

Radiocomandi, servocomandi e motori sono le parti da tenere in maggior considerazione per chi voglia accostarsi al mondo del modellismo in movimento. Che si tratti di aerei, automobili, o natanti, equipaggiare il proprio esemplare con elementi di qualità si rivela una scelta fondamentale per poterne sfruttare appieno le potenzialità.

Come nei modelli reali, anche in quelli in scala è il motore a fornire l’energia necessaria al movimento. La scelta è tra quelli a scoppio, che funzionano grazie a una miscela di olio e benzina, e quelli elettrici.

Per quanto riguarda le versioni elettriche, va fatta una distinzione tra motori a spazzole e senza spazzole; entrambi funzionano sfruttando un campo magnetico che si crea al loro interno e in grado di generare la rotazione necessaria a farli muovere. Ma vediamo le differenze nel dettaglio.

Motori elettrici a spazzole…

I modelli a spazzole sono quelli più comuni, e anche i più economici. Sono composti da una cassa, al cui interno si trovano due magneti, e da un rotore, dove sono alloggiati degli avvolgimenti di cavo. Questi, quando vengono attraversati dalla corrente elettrica, si trasformano in un elettromagnete. Sulla testa del rotore è presente un disco che, ruotando, cambia la polarità dell’elettromagnete. Pertanto, variando l’intensità della corrente, cambia la velocità di rotazione del motore. I modelli a spazzole funzionano anche con pochi volt, ma non forniscono grandi prestazioni a un alto numero di giri. Richiedono inoltre una costante manutenzione in quanto i carboncini, che collegano la cassa con il rotore, sono sottoposti a usura e dopo un certo tempo vanno sostituiti.

… e senza spazzole

Nei modelli senza spazzole i magneti sono collocati sul rotore, mentre gli avvolgimenti sono posizionati all’interno della cassa. Questi sono collegati tramite tre fili al regolatore; a seconda del filo attraverso cui passa la corrente, l’elettromagnete avrà carica positiva o negativa. In sostanza, è il regolatore che, sfruttando la polarità dei tre fili, genera il campo magnetico necessario ad alimentare il motore. Non essendovi punti di contatto tra cassa e rotore, questa tipologia di motore richiede, come unica manutenzione, la sostituzione periodica dei cuscinetti su cui poggia il rotore. Rispetto ai modelli con spazzole, sono più potenti e consumano meno energia.

Al momento dell’acquisto andranno valutati due parametri che influiscono sulle prestazioni e sui consumi: i KV, ossia i giri che il motore fa al minuto per ogni volt applicato; e i T, ossia il numero di avvolgimenti presenti nella cassa. All’aumentare di T diminuiscono i giri del motore ma cresce la potenza della coppia e si abbassano i consumi.

I prezzi variano dai 10 € per un modello a spazzole ai 350 € per uno senza spazzole.

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