Esche morbide per la pesca

Le esche finte: usate all’epoca dei Romani

La pesca è sempre stata legata alla storia dell’uomo. Il pesce, sia di fiume che di mare, è stato sempre presente nei piatti insieme a cereali, frutta e verdura. La tipica provvista di tutte quelle comunità che abitavano, e ancora abitano, nelle coste e lungo i fiumi. Si pensa che i primi ami fossero fatti di legno e con l’evoluzione dell’uomo si sono sviluppati: prima in rame, poi bronzo fino ad essere costruiti in ferro. Nella storia non mancano anche gli esempi di ami fatti con le ossa. Con gli ami vengono anche studiati i primi esemplari di esche finte inventate per riprodurre quelle naturali. Già i romani le conoscevano e le usavano: riproducevano la forma di una mosca mediante l’utilizzo di alcune piumette.

L’esca per ogni pesce

Ogni pesce, sia del mare che di fiume, viene pescato attraverso una particolare tecnica, una particolare canna e una particolare esca, sia viva che finta. Chiamate a piume, rapala, cucchiaini, octopus, raglou, boilies, savage sono soltanto alcune delle tipologie di “trucchi” artificiali presenti nel mercato. Queste possono essere trasversali nel senso che alcune possono, a volte, essere utilizzate anche per prendere pesci diversi. Generalmente si utilizzano in base a un luogo specifico: il mare, il lago, fiume.

Le tipologie di esche finte più utilizzate

Sono le mosche per la pesca una delle tipologie di “trappole” più utilizzate, tanto che gli è stata dedicata una tipologia di pesca sportiva, a mosca appunto, dove vengono utilizzate esche che riproducono la vita, in tutte le sue fasi, degli insetti che vivono nei laghi. Ne esistono circa 900 tipologie per soddisfare i pescatori più esigenti e sono stati anche studiati dei materiali di montaggio appositi e degli strumenti come molle, pinze, colle specifiche o dei kit completi dove sono raccolti. Anche il Jigs per la pesca, molto noto in America, sta iniziando a prendere piede in Italia. È un amo montato su una testina piombata a cui viene aggiunto un gonnellino in silicone. Viene usato in ogni stagione specialmente su fondali sassosi, tra il canneti o a ridosso di ostacoli emergenti. Usato a mezz’acqua si può usare ovunque. Le tecniche ideali per l’uso del Jig sono il pitching e il flipping. Per coloro che pescano a spinning non può mancare il cucchiaino. Un’esca realizzata completamente in metallo di cui ne esistono svariati modelli che possono essere divisi in due grandi categorie: rotante o ondulante.

Il loro prezzo va da circa 1 € per un set di esche morbide fino ad arrivare a circa 1.600 € per una macchina di pressofusione che permette di poter creare un tutta autonomia esche artificiali.