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Carlo Guzzi ed Henry Ford dicevano: "Meno c'è, meno si rompe"! Per chi bada al sodo e/o magari è rimasto "scottato" da troppa elettronica, ecco la risposta: una macchina robusta, con materiali pregiati, trattata antiruggine, facilissima da usare (il cruscotto è così chiaro che non servirebbe il libretto d'istruzioni! Anche se comunque è opportuno leggerlo, beninteso...), efficace anche nei risciacqui (cosa oggi non scontata affatto!), con delle peculiarità tecniche che la distinguono dalla massa, come il cestello a 4 pale che è un plus per la meccanica di lavaggio, e che tra l'altro aiuta a ridurre i tempi rispetto a tantissimi altri modelli elettronici. E non è solo da nostalgici il tradizionale pomello rotante che avanza durante il ciclo, ma una scelta ben precisa: unire la robustezza della gestione meccanica (usando componentistica già stracollaudata in passato) coi parametri di consumo contemporanei. Vero, non c'è la partenza ritardata, ma si può eventualmente supplire con pochissimi euro aggiungendo alla presa elettrica uno di quei timer meccanici che alcuni usano ad esempio per le luci degli acquari, o le pompe per l'irrigazione. Ma qui c'è comunque l'indubitabile vantaggio che è l'utilizzatore a decidere in partenza in maniera inequivocabile la durata del ciclo, senza che l'elettronica ad esempio diminuisca i tempi per un carico ridotto ma magari molto sporco, non garantendo così con certezza il risultato finale: Oppure, al contrario, si può impostare un ciclo abbastanza breve anche a pieno carico quando lo sporco non è tale da dover richiedere -per la concorrenza- anche obbligatoriamente 3 ore (se non di più...) per un ciclo completo... Non vi basta? Nel web troverete diversi video che la illustrano, anche su com'è fatta al suo interno, e avrete conferma di quanto dico! ;-)Leggi l'intera recensione
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