Banconote della Repubblica italiana

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Banconote della Repubblica italiana

La numismatica non è una componente chimica o una formula magica, ma una passione che riguarda milioni di persone nel mondo, la passione per le monete e le banconote d´epoca. Questa branca del collezionismo si concentra sulla storia, le forme, la provenienza geografica e il valore artistico ed economico di monete e banconote.

Le origini della moneta

La moneta, intesa come quella che conosciamo oggi, nasce nel VII sec a.C., ancora prima però venivano usate forme di scambio come il baratto, la moneta naturale, la moneta-merce e il metallo-utensile.

Dopo questi vari passaggi, e vista la scomodità e la difficile reperibilità dei metalli preziosi, intorno al VI secolo d.C. nacque in Cina la prima forma di banconota, mentre in Europa venne introdotta intorno al XVI secolo.

Le banconote vennero introdotte dai banchieri che consegnavano biglietti convertibili in oro a coloro che depositavano le monete metalliche. In sostanza, chi era in possesso di banconote, poteva cambiarle con oro o monete metalliche.

Numismatica e collezionismo

Il collezionismo di monete ha una tradizione antichissima, infatti, risale agli imperatori romani, appassionati collezionisti di monete, che spesso le usavano come pendenti da incastonare in un girocollo.

Il collezionismo vero e proprio però, risale all´Umanesimo, quando Francesco Petrarca cominciò i primi studi sulle monete e sulle relative incisioni e scritte.

Essere dei buoni collezionisti oggi, implica un'ottima conoscenza della grande varietà di monete e banconote che si sono susseguite nella storia, nonché del loro valore sul mercato.

Le Banconote della Repubblica Italiana

Le prime banconote della Repubblica Italiana videro la luce nel Marzo del 1947 ma, prima ancora, erano stati stampati biglietti senza soluzione di continuità nel passaggio tra Regno d´Italia e Repubblica. Almeno fino al 1960, tali banconote rispecchiavano ancora quelle del Regno d'Italia e, solo nel 1961, vennero stampati nuovi biglietti con caratteristiche diverse, attraverso i quali si decise di omaggiare le più importanti personalità del Paese.

A gestire il progetto di rinnovamento della Lira c´era Florenzo Masino Bessi che si occupò di sviluppare i disegni dei biglietti da 1.000, 5.000, 10.000 e 50.000 Lire sui quali vennero raffigurati Giuseppe Verdi, Raffaello, Michelangelo e Leonardo.

Oltre alla scelta stilistica, venne cambiato anche il formato delle Lire che ora erano più piccole e potevano essere inserite nel portafoglio senza essere piegate. Alla fine degli anni `60 venne introdotto il filo metallico di sicurezza e il contrassegno raffigurante il leone di San Marco.

Dopo il taglio da 500.000 Lire, raffigurante Raffaello, venne sospesa la stampa della Lira per fare spazio all´Euro, entrato in circolazione il 1° Gennaio del 2002 e diventato la sola valuta valida in Italia nel Marzo dello stesso anno.

Nel complesso, durante il corso della Lira sono stati stampati biglietti da 50, 100, 500, 1.000, 2.000, 5.000, 10.000, 20.000, 50.000, 100.000 e 500.000.

La fascia di prezzo va da 2,50 € fino a 1.200 € e lo stato di conservazione influisce molto sul costo.