Francobolli della Repubblica Sociale Italiana (RSI) e Luogotenenza

Francobolli RSI

La filatelia è un campo che permette di creare collezioni variegate e attingendo a milioni di esemplari emessi dalle poste di tutti i paesi del mondo nel corso degli anni.

La nascita del francobollo avviene in Inghilterra nel 1800 grazie all’idea di Sir Rowland Hill, che inventò il servizio postale prepagato. Nel 1839 venne così creato il primo francobollo che riportava il profilo dell’allora regina Vittoria.

Pochi anni dopo, nel 1850, il francobollo fece la sua prima apparizione in Italia e il Regno delle Due Sicilie fu l’ultimo a emettere i vari tagli, tra cui uno dei più rari in tutto il territorio italiano e conosciuto con il nome di Trinacria.

Durante la Seconda guerra mondiale, precisamente nel 1943, l’Italia era divisa tra l’avanzata degli alleati da sud e la nascita della Repubblica Sociale Italiana fondata dalla Germania e diretta da Mussolini. Nel settembre di quell’anno i francobolli italiani con l’effigie di Vittorio Emanuele vennero soprastampati riportando il nome della RSI. Questa fase precedette l’emissione di francobolli originali, che avvenne nel’44 e interessò le regioni del Nord escludendo quelle centrali già in mano agli alleati.

Sovrastampe e originali

I francobolli italiani soprastampati dalla RSI godono oggi di un buon valore di mercato, specie se nuovi e non linguellati, cioè non precedentemente catalogati da altri collezionisti.

Una sovrastampa del 1944 con ancora la gomma intatta può valere circa 3 €, valore dettato dalla qualità della sovrastampa e dell’intero francobollo.

Quelli di qualità eccelsa, con centratura e sovrastampa perfetta e dalla tiratura limitata, possono raggiungere un valore economico di svariate migliaia di euro. È il caso di un esemplare anch’esso del ‘44, di Lire 50, prodotto nella tonalità Carminio Lillaceo ed estremamente raro per qualità e tiratura, il cui valore è attestato sui 6.000 €.

Altro esempio è il francobollo recante l’effigie di Giulio Cesare ed emesso originariamente dalle Poste Italiane ma sovrastampato con l’acronimo G.N.R, ovvero Guardia Nazionale Repubblicana, il cui valore, secondo alcuni esperti di filatelia, supera i 1.000 €.

Il valore delle buste recanti numerosi francobolli, conosciute anche come buste primo giorno, hanno trovato negli ultimi decenni l’interesse di molti appassionati italiani. Il loro valore, nonostante abbiano viaggiato e riportino i timbri postali, è compreso tra poche decine di euro fino a migliaia.

Analogo valore è detenuto dai francobolli segnatasse emessi dal governo italiano e soprastampati dalla RSI. Anche se affrancati e timbrati possono raggiungere il valore di migliaia di euro.