Collane e ciondoli antichi

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Il gioiello: nato agli albori dell’umanità

Una delle più antiche testimonianze dell’ingegno umano è una coppia di ciondoli perforati, ricavati dal guscio di un mollusco, ritrovata nella grotta di Skhul, in Israele. Risale a centomila anni fa ed è la prova che il possesso di monili rari, difficili da reperire e pertanto preziosi è un’inclinazione naturale della razza umana. Nel corso di una lunga storia, a conchiglie e zanne di mammut, si sono sostituiti metalli e pietre preziose. I gioielli mostravano lo status sociale di chi li indossava; la rarità dei materiali e la ricca lavorazione facevano sì che in oggetti piccoli, trasportabili sulla propria persona, fosse racchiuso un grande valore, una sorta di patrimonio personale. In molte civiltà antiche l’oro fu considerato divino: per gli egizi era la carne di Ra, dio del sole; per un’antica leggenda indiana il mondo ha avuto origine da un uovo d’oro e Maya e Inca lo utilizzavano per onorare i propri dèi. L’argento, legato alla luna, ha avuto invece valenza magica, diventando simbolo di fertilità femminile e strumento di protezione da demoni e tempeste.

I gioielli più amati

Collane e ciondoli sono da sempre fra i gioielli più apprezzati, soprattutto come dono o pegno d’amore. La collana adorna gola e scollatura, due dei punti più affascinanti del corpo femminile; il ciondolo ricade vicino al cuore di chi lo indossa: da qui l’utilizzo di monili ad astuccio per conservare una ciocca di capelli di una persona cara, da indossare specialmente in caso di separazione forzata. Spesso, infatti, il ciondolo, anche di materiali non preziosi ma naturali, come il legno, acquisisce la valenza di un talismano: tale era considerato quello più famoso della storia, indossato da Carlo Magno, che all’interno di due zaffiri cabochon racchiudeva un frammento della croce di Cristo.

Collane e ciondoli antichi e vintage: come sceglierli

In oreficeria un gioiello è considerato d’epoca già dopo venti o trent’anni, per cui la scelta è ampia. Ci si può orientare verso gioielli autentici, risalenti all’Ottocento, all’Art Nouveau o all’Art Déco, ma anche verso riproduzioni, riconoscibili dalla parola “stile” anteposta al periodo cui si ispirano. I prezzi variano molto in base all’epoca, oltre che ai materiali, e sono compresi fra un minimo di 1 € e un massimo di 6.300 €.

Il valore venale e simbolico dei monili ha fatto sì che ne arrivassero fino a noi da ogni tempo: sepolti con i loro proprietari, trasmessi di generazione in generazione, venduti o impegnati in caso di rovesci di fortuna. Un gioiello antico porta con sé i canoni estetici del periodo cui appartiene, ma anche la propria storia, che, per quanto spesso sconosciuta, lo ammanta di un fascino che il gioiello nuovo non possiede. Non ancora.

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