Monete del Regno d'Italia in lire dal 1861 al 1878

Storia della moneta

La moneta nacque per esigenze commerciali. Infatti, il baratto che l’aveva preceduta divenne a un certo punto impraticabile, poiché i beni scambiati spesso erano troppo diversi di valore tra loro e non era sempre possibile trovare un accordo.

La moneta, coniata in metalli preziosi quali oro o argento, assumeva il valore certo del metallo stesso e così diventava uno strumento di pagamento garantito.

La Lira nel Regno d’Italia dal 1861 al 1878

Pur avendo origini antichissime (Carlo Magno IX secolo), la Lira italiana è nata nel 1861 e fu lo strumento finanziario dell’Unità d’Italia introdotto dal re Vittorio Emanuele II. Prima di allora erano in circolazione ben 282 monete metalliche, che vennero tutte sostituite, un po’ com’è successo con l’Euro e l’Unione europea.

Da appassionato di numismatica, il re Vittorio Emanuele II pose molta cura nelle emissioni di moneta metallica, assicurandosi che ognuna di esse avesse nel dritto proprio la testa del re e nel rovescio lo stemma di casa Savoia. Vediamo quali e quante furono le emissioni durante il suo regno dal 1861 al 1878:

  • moneta da 1 lira 1861 - 1867 in argento 900;
  • moneta da 10 lire 1861 - 1865 in oro 900;
  • moneta da 100 lire 1864 - 1878 in oro 900;
  • moneta da 2 lire 1861 -1863 in argento 900;
  • moneta da 20 lire 1861 - 1870 in oro 900;
  • moneta da 5 lire 1861 -1870 in argento 900;
  • moneta da lire 50 1864 in oro 900.

Di norma, sono disponibili sul mercato con prezzi tra 1 € e 6.000 €, ma quelle più pregiate hanno valori altissimi.

Anche le monete del suo successore, re Umberto I (regnante dal 1879 al 1900) recavano nel dritto la testa del re e nel rovescio lo stemma di casa Savoia.

Col sistema monetario del terzo re d’Italia, Vittorio Emanuele III (regnante dal 1901 al 1946), le monete metalliche riportano sul dritto il suo profilo di re o imperatore e sul rovescio immagini allegoriche, sostituite, durante il ventennio fascista, dal fascio littorio. Durante il Regno d’Italia furono emesse anche delle banconote.

Dal 1946 iniziò invece il conio delle monete della Repubblica italiana.

Le monete di Vittorio Emanuele II e i collezionisti

Fra le monete antiche, le monete del re Vittorio Emanuele II sono tra le più pregiate e ricercate dagli appassionati; di conseguenza acquistano un alto valore numismatico e i collezionisti le prediligono. Per fare un esempio, una moneta da 50 Lire Vittorio Emanuele II Regno d’Italia del 1864 (molto rara) valeva circa 59 milioni di lire negli anni ‘80, mentre oggi alcuni pezzi hanno raggiunto quotazioni nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro!